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L'acqua e il clima. Progetto Commissione Europea "Trust in Life Plus"

Nella giornata del 13 maggio 2010 si è svolto presso la Fondazione Benetton, un WORKSHOP, per presentare il progetto della Commissione Europea TRUST in LIFE PLUS, con il Patrocinio del Ministero dell'Ambiente, dell'Autorità di Bacino e con la collaborazione dei Consorzi di Bonifica Piave e Brenta sul tema "I cambiamenti climatici e le acque sotterranee dell'alta pianura veneto-friulana".

Al Workshop itinerante, numerosa è stata la presenza di tecnici, di dirigenti, di operatori dei Consorzi di Bonifica e di altri soggetti interessati come i Comuni.

La partecipazione al Convegno mi ha permesso di acquisire diverse conoscenze in rapporto alle previsioni climatiche ed al governo dell'acqua che ritengo opportuno trasmettere agli interessati.

Il Convegno è stato introdotto dall'Ing. Francesco Baruffi dell'Autorità di Bacino che ha espresso i contenuti essenziali del progetto dell'importo finanziato con 1 milione e seicentomila € in applicazione alla Direttiva Europea 2000/60 e la Direttiva 2007/60.

Baruffi ha sottolineato lo stato di lento e progressivo declino delle risorse idriche sotterranee che rappresentano una fonte cruciale per l'economia ed una evoluzione climatica sfavorevole non può che aggravare tale fenomeno.

A tal proposito, si sono già costruite mappe di deficit irriguo estivo ed ora occorre approntare possibili azioni per garantire il ravvenamento delle falde con misure di ricarica.

Il progetto prevede il coinvolgimento di stakeholder (portatori di interesse) ed un tavolo tecnico con i Consorzi di Bonifica.

Il ricercatore Dott. Silvio Gualdi del CMCC - Centro Europeo Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici - ha presentato un modello di previsioni dei cambiamenti climatici nei prossimi decenni, in particolare dal 2040 al 2070, nell'area Euro-Mediterranea.

Le simulazioni, che si basano sulle analisi degli ultimi 50 anni del secolo scorso, consentono risoluzioni nell'atmosfera di aree molto estese (80 km) mentre sono più puntuali nell'area mediterranea (7 km).

Ovviamente le simulazioni non sono prive di errori; dalla modellistica, scegliendo uno scenario di sviluppo economico che comporta una determinata quantità di gas serra, si prevede che ci sarà un aumento della temperatura nell'area Mediterranea di circa 2 gradi.
Nella regione Alpina ci saranno maggiori precipitazioni e molto probabilmente la quota neve si innalzerà, mentre nella parte di pianura ci sarà una diminuzione di precipitazioni.

L'aumento della temperatura provocherà maggiore evaporazione ed inciderà sul ciclo idrologico, ci sarà quindi un aumento di precipitazioni consistente.

In conclusione, nelle zone del nord est si dovrà mettere in conto minori precipitazioni che comporterannol'adozione di misure per risparmiare acqua: si dovrà raccogliere acqua durante l'inverno che poi sarà disponibile d'estate.

Nel pomeriggio il Dott. Corrado Soccorso, dirigente del Servizio Tutela Acque della Regione Veneto ha richiamato l'attenzione sul Piano di Tutela delle Acque, approvato nel novembre 2009, dove i corpi idrici vengono valutati sulla base della capacità di sopportare le pressioni antropiche.

Il Piano di Tutela è uno strumento che orienta decisioni per raggiungere obiettivi di qualità ed entro il 2015 i corpi idrici devono infatti raggiungere lo stato "buono".

Il PTA è composto da tre documenti: monitoraggio - indirizzi - norme tecniche di attuazione
Dal primo documento, di notevole importanza, emerge lo stato di salute dei corpi idrici con la relativa classificazione: tra i diversi bacini quello che gode di migliore salute è il Bacino del Piave.
I parametri utili alla classificazione sono quelli definiti dal D. Lgs. 152/1999 recepito dal Decreto Lgs. Ambiente 2006.

Il Dott. Soccorso ha sottolineato la diminuzione del livello di falda e delle pressioni che rappresenta un dato consolidato, invitando a fare particolare attenzione alla ricarica delle falde che deve essere eseguita da acqua di elevata qualità.

La tutela delle fasce di ricarica prevede divieti e vincoli che vanno rispettati (divieto di pozzi).

Durante il convegno sono stati eseguiti sopralluoghi in tre aree:
a Busta di Montebelluna in un campo ad altissima permeabilità con irrigazione a scorrimento dove viene effettuato il bilancio idrico per capire quanta acqua viene dispersa.
Nello stesso terreno è stata realizzata una tomografica geo-elettrica con prove di resistività elettrica per stabilire le anomalie del sottosuolo e quindi le diverse litologie del sottosuolo.
L'obiettivo è quello di individuare i siti idonei per la ricarica artificiale degli acquiferi.
In un terreno del Comune di Schiavon (VI) si sono effettuate prove di ricarica di una falda per alimentare una coltura di "Paulonia".
A San Lazzaro di Bassano sono state visitate le centrali idroelettriche e le antiche prese irrigue d'epoca con una deviazione del Brenta.

Altre sessioni hanno affrontato aspetti diversi relativi al governo dell'acqua.

In conclusione del convegno si sono tenuti alcuni interventi del Sindaco di Bassano del Grappa, Dott. Stefano Cimatti, l'Ing. Alfredo Caielli Segretario dell'Autorità di Bacino, e dell'Assessore regionale all'Ambiente, Giancarlo Conta.

L'esperienza è stata davvero interessante.
Ora si tratta di seguire gli ulteriori sviluppi del progetto e contestualmente attuare le azioni previste dal P.T.A. - Piano Tutela Acque, per garantire la qualità e quantità di acqua delle falde sotterranee in rapporto ai cambiamenti climatici.

Ritengo che chi governa l'Ente locale sia tenuto ad assumere un quadro generale dei problemi per dare poi il contributo necessario con la consapevolezza che l'acqua è un bene primario da tutelare.

Dalla Residenza Municipale, 21 maggio 2010

 

L'Assessore all'Ambiente
Prof. Luciano De Bianchi